Dal Vangelo secondo Marco (9,1-9)
«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Mi fermo un po’…
Salire una montagna e mettersi in ascolto di una voce, quella di Dio.
A questo sono chiamati Pietro, Giacomo e Giovanni.
Camminare e ascoltare, forse è quello che ho sperimentato anch’io nel cammino solitario fatto qualche volta in montagna, il silenzio mi ha permesso di ascoltare le voci della natura come il fruscio delle foglie… il camminare in solitudine, ha favorito l’atteggiamento di ascolto interiore.
La fede, trova la sua forza nel camminare e sulla maturità dell’ascolto.
Quante volte invece penso che la fede è tale quando faccio tante cose, tante attività anche pastorali… La fede invece è frutto del mio desiderio di camminare e attraversare strade anche difficili ma che nel silenzio interiore mi aiuta a discernere e intraprendere i sentieri giusti.
Fede è salire le montagne di una vita non sempre lineare..
Fede è mettersi in ascolto del silenzio della Parola di Dio che risuona lontano dai rumori delle attività.
Fede è ascoltare il silenzio di chi piange.
Fede è ascoltare il silenzio di chi soffre.
Quello di Gesù oggi è un invito a mettere i miei passi dietro ai suoi[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Parlo con Dio
Signore Gesù,
voglio rimanere alla tua presenza per ascoltare la tua Parola,
per contemplare il tuo volto,
per essere avvolto/a nel tuo sguardo di misericordia.
Gesù, Maestro buono,
donami il tuo Spirito e rinnova in me mente e cuore,
e sulle tue orme metterò i miei piedi. Amen.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]