Venerdì 15 marzo

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Dal Vangelo secondo Giovanni 7,2.10.25

Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono alla festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto. Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere?»[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Mi fermo un pò…

La Festa delle Capanne, anche conosciuta come Sukkot o Festa dei Tabernacoli. Era una festività ebraica che veniva celebrata ogni anno per sette giorni. Durante la festa, le persone costruivano capanne o tende temporanee con rami e foglie per simboleggiare le capanne in cui avevano vissuto gli Israeliti nel loro cammino nel deserto. La sukkà, cioè la singola tenda, era anche il luogo dove il pio ebreo ogni anno poteva contemplare le stelle, soprattutto quelle della promessa di Dio ad Abramo. È possibile che Gesù abbia partecipato più volte a tale festa durante la sua vita, ma è giunta ormai l’ultima volta…[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]

Parlo con Dio

Gesù, tu sei la mia Sukkà, la mia tenda, dove cerco ristoro e pace. Desidero anche io, ogni giorno, costruire la mia piccola tenda nel cuore, là dove posso incontrarti, conoscerti, amarti e rimanere con te…[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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